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Nell’ambito di “in arte con il Cfap”, attività curata nello Spazio espositivo della Fondazione Friuli dal Centro Friulano Arti Plastiche, oggi sarà inaugurata a Udine la mostra “Barbara Essl – Lost Places: “Palcoscenici della vita”. La vernice si terrà alle 17.30 nella sede di via Gemona 3. La rassegna prende spunto da una serie di fotografie realizzate in due luoghi importanti nella memoria del capoluogo friulano, il cinema Odeon ed il manicomio di Sant’Osvaldo. Luoghi di spettacolo e luoghi di contenzione, mondi contrapposti ma uniti da un comune destino, il degrado e l’abbandono, che in questa mostra vengono rappresentati, assieme ad altri a cui li accomuna una analoga sorte e ripresi da Barbara nei suoi viaggi in giro per l’Europa, come auspicio per una loro prossima rigenerazione.

Lo storico Cinema Odeon…

… e l’ex manicomio di Sant’Osvaldo.

Barbara Essl ha compiuto la sua formazione fotografica a Parigi e ha trovato rapidamente il suo stile distintivo. La sua attenzione tematica si concentra sull‘affascinante dissoluzione di luoghi, figure e oggetti in decadenza e dimenticati. Utilizzando diverse tecniche di fotografia e di mixed media, rivela l‘unicità delle sue entità e conferisce loro un‘aura misteriosa, rintracciando così la loro anima e facendole risuonare nuovamente. Le sue opere sono state esposte in mostre internazionali in Austria, Italia, Slovenia, Stati Uniti e Cina e sono presenti in collezioni private e pubbliche.
«Il mio ciclo Lost Places – Spazi abbandonati – spiega l’artista – nasce nel 2013: da allora, immortalo strutture storiche abbandonate in tutta l’Europa, tra l’altro Trieste, Fiume, Vienna e Venezia. In questo ciclo non mi interessa entrare nelle aree e far evidenziare, vedere l’abbandono, ma di osservare gli spazi vuoti e ciò che tempo e natura determinano con l’assenza dell’uomo. Si possono riportare questo silenzio e questo rallentamento del tempo su pellicola o su scheda digitale? E che cosa rimarrà sulla terra dopo l’uomo? E quanto veloce riesce la natura a riconquistare l’eredità lasciata? Attraverso questi scatti vorrei anche trasmettere le emozioni che ancora questi spazi trasudano nella loro indigenza. A volte traspare lo smarrimento del dolore di un tempo, altre volte un sottofondo del passato divertimento. Ed, infine, vorrei che il ricco patrimonio storico rimanga a monito per il futuro come testimonianza di destini personali e di storia d’architettura».
Con questa mostra procedono, dunque, le attività di questo spazio espositivo, fortemente voluto e sostenuto dalla Fondazione Friuli, con la prima esposizione di una fotografa austriaca, che riprende un percorso di rapporto con artisti di oltreconfine avviato dal Cfap già moltissimi anni fa. La mostra sarà visitabile fino al 9 marzo, il venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.

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In copertina, la fotografa Barbara Essl protagonista da oggi al Cfap di Udine.

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